Chi é l'onicotecnico

           Dalle richieste di mercato la figura “dell’onicotecnica” cresce velocemente, e a questo proposito ci troviamo davanti a persone non qualificate pronte a confonderci le idee.
           Capire se tal attività possa essere invasiva oppure no spetta ad ognuno di noi ponendoci una semplice domanda: quanto vale la nostra salute? E’  necessario essere coscienti che malattie ed infezioni ungueali possono comparire se l’unghia  è stata trattata con prodotti aggressivi e di dubbia provenienza e senza utilizzare tecniche specifiche e competenza professionale.
           In uno dei tanti corsi della durata di pochi giorni  non si può apprendere una tecnica così articolata, mancano le basi di anatomia dell’unghia naturale, lo studio delle patologie e come riconoscerle. Se ti affidi a mani inesperte che usano prodotti scadenti e di dubbia provenienza potresti compromettere in maniera permanente la salute delle tue unghie.
          Un’estetista qualificata ha alle spalle minimo tre anni di scuola dove ha appreso le basi di dermatologia, fisiologia e  anatomia ungueale.
          Per utilizzare al meglio le moderne tecniche di ricostruzione dedicate alle unghie, si tocca la superficie umana e per la legge italiana e precisamente per la legge 1/90 che regola l’attività dell’estetica non si può arbitrariamente praticare la ricostruzione delle unghie  senza la qualifica di estetista.
          La figura “dell’onicotecnica” non è quella figura scelta con superficialità perchè comoda da raggiungere ed economica, ma con attenzione poichè la vostra salute non ha prezzo.
Quindi è bene ricordare che per la legge italiana tale figura professionale non esiste,  pertanto rimane regolamentata dalle leggi inerenti l’estetica
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Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Onicotecnico : 
 (dal greco onyx che vuol dire unghia) significa letteralmente tecnico delle unghie. Il termine designa il professionista esperto della ricostruzione ed applicazione di unghie artificiali per pura finalità estetica. Non si tratta di una figura medica: nel caso di incidenti o problematiche di salute gravi che prevedano operazioni di chirurgia plastica e ricostruzione ungueale, l'intervento dell'onicotecnico non è contemplato. In Italia la figura dell'onicotecnico non è stata ancora riconosciuta a livello legislativo nazionale.

 

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          In sintesi possiamo dire che alla base di questo lavoro necessita un'ottima FORMAZIONE e non quella forinta da una delle tante aziende venditrici di prodotti per unghie.
Una vera professionista deve aggiornarsi periodicamente, impegnarsi e investire su se stessa, dovrebbe avere la curiosità di conoscere e imparare metodi e tecniche nuove e non fermarsi mai.
          Da non tralasciare i PRODOTTI DI QUALITÀ' correlati da scheda di sicurezza e idonei certificazioni sanitarie. Acquistare prodotti a basso costo per mantenere prezzi competitivi alla lunga non ripaga. Per fortuna oggi il cliente è attento alla propria salute e la possibilità di confronto con altri clienti finali da loro la certezza di rinunciare a lavori improvvisati effettuati con prodotti di dubbia provenienza.
          Chi svolge questo lavoro dovrebbe farlo con PASSIONE e non speculando a danno di chi per la prima volta si avvicina alla ricostruzione. Tutto ciò semina confusione e getta fango sulla professionalità di tante estetiste/onicotecniche. Ci vogliono anni di studi e pratica per raggiungere la perfezione, un continuo impegno unito alla tenacia e alla curiosità di dare sempre il meglio porta l'onicotecnico a standard qualitativi elevati assicurando un'agenda piena di appuntamenti.
Impariamo a dire NO a tutte quelle persone che pretendono l'esecuzione del lavoro senza alcuna conoscenza in materia. La moderna tecnica della "ricostruzione unghie" è in grado di ricostruire la superficie dell'unghia rendendola resistente e uniforme. La corretta esecuzione del lavoro porta a risultati strabilianti se l'onicotecnica è in grado di consigliarti la giusta forma per le tue unghie tenendo in considerazione la forma della tua mano e dei tuoi gesti.
          Non lasciamo nulla al caso, soprattutto l'igiene; disinfettiamo posto di lavoro, mano della cliente, le nostre e gli attrezzi meglio se monouso.
          Potremmo lavorare tutti in maniera tranquilla se qualcuno armato di pazienza e umiltà s'informasse sulla nostra attività e impedisse a tante aziende fantasma di vendere prodotti a chiunque e relativo fumo negli occhi. Arginiamo il problema sul nascere! Basterebbe rispettare la legge:
          Per utilizzare al meglio le tecniche di ricostruzione, e precisamente l'applicazione di resine, si tocca la superficie umana. E' importante conoscere al meglio la struttura dell'unghia, facente parte degli annessi cutanei. Le unghie sono lamine cornee dure costituite da cheratina e formano a loro volta la copertura protettiva del polpastrello di mani e piedi. Pertanto NON POSSONO ESSERE DANNEGGIATE.

          Per la legge 1/90 che regola l'attività dell 'estetica non si può arbitrariamente esercitare tale attività senza la qualifica di estetista, ciò che è permesso è solo cimentarsi nelle più svariate decorazioni a smallo o impreziosite di polvere glitter, stencil, etc. senza effettuare manicure. Basterebbe che ogni azienda, venditrice di prodotti per ricostruzione chiedesse di visionare una copia dell ' attestato di qualifica di estetica per iscriverle ai corsi o vendere loro dei prodotti. Purtroppo sono pochissime le aziende che lo fanno.
         
          Maggior controllo a quelle attività commerciali che fanno riferimento a prestanome per aprire l'attività, e porte sbarrate a tutti coloro che vogliono guadagnare a danno di noi cavie.                                                                                 

APPLICAZIONE UNGHIE ARTIFICIALI

La legge attuale (scaricato da internet)
 
          La lacuna legislativa, con le conseguenti diverse interpretazioni di quali debbano essere le competenze dell’onicotecnico, ha pertanto generato il proliferare di una regolamentazione disomogenea all’interno delle Regioni e delle Province Italiane.
          La mancanza di una legge chiara ed univoca determina un diverso approccio da parte delle Commissioni Provinciali per l’Artigianato, gli organi cui spetta la competenza esclusiva di accertare i requisiti per la qualifica di attività artigiana e professionale.
          I risultati sono riconducibili a tre tipi di approccio:


1. Alcune Commissioni Provinciali dell'Artigianato distinguono l'attività di "ricostruzione unghie" da   quella di 'applicazione (e decorazione) unghie artificiali', come se si parlasse di due attività diverse, dove la prima presupporrebbe anche il servizio di manicure rientrando nella qualifica di estetista, mentre la seconda sarebbe limitata all’applicazione di una protesi (unghia artificiale) senza nessun ulteriore intervento, se non la decorazione superficiale di tale protesi.
2. Altre richiedono la qualifica di estetica sia per la “ricostruzione unghie” che per l'”applicazione (e decorazione) unghie artificiali”, perché ritengono che in entrambi i casi l’attività comporti necessariamente un intervento sull’unghia naturale e conseguentemente un’attività di manicure, di competenza esclusiva dell’estetista.
3. Altre ancora non distinguono tra le due definizioni e la considerano un’attività libera, fuori della Legge n. 1/1990, in quanto non hanno ancora una legge nella quale sia disciplinata l’attività di onicotecnico: in tal modo lasciano liberi gli operatori di esercitare senza alcuna qualifica.

          Diverso appare il problema riguardo l’applicazione delle unghie artificiali (avete presente quelle vendute nei supermercati?), infatti tale attività consiste esclusivamente nell’applicazione  sulle unghie di  una protesi in plastica decorata o naturale mediante speciale colla, senza toccare in nessun modo l’unghia naturale. Ma i furbetti  dichiarano di esercitare tale attività  per regolamentare la propria professione e poi …. esercitano arbitrariamente la ricostruzione delle unghie.